E' merito di due fratelli coraggiosi e intraprendenti se oggi il sogno di Icaro è divenuto realtà: Orville e Wilbur Wright, americani, sono stati infatti i primi ad alzarsi in volo con un oggetto più pesante dell'aria. Si chiamava Flyer, ed era un biplano a motore a due eliche. Con questo apparecchio nel 1903 il minore dei due fratelli, Orville, riuscì a volare per una quarantina di metri a 3 m di altezza.
La storia dei pionieri dell'aviazione, nati negli Stati Uniti nel 1867 (Wilbur, a Milville, nell'Indiana) e nel 1871 (Orville, a Dayton, nell'Ohio), comincia in una fabbrica di biciclette, di cui i fratelli erano titolari. Ma non erano certo le due ruote la passione della famiglia Wright. Ben più affascinati dagli esperimenti del tedesco Otto Lilienthal (1848-1869), che qualche anno prima aveva sviluppato un tipo di aliante, Orville e Wilbur cominciarono a dedicarsi al volo umano dopo aver letto le ricerche sulle proprietà aerodinamiche delle superfici piane e curve sviluppate dal loro connazionale, l'americano Samuel P. Langley (1834-1906). Per superare gli ostacoli che i loro precursori si erano trovati di fronte, i due fratelli misero a punto una vera e propria "galleria del vento" dove sperimentare i loro apparecchi. Sulla base dei dati ottenuti, riuscirono a migliorare i velivoli che man mano andavano costruendo, aggiungendo tra le altre cose il timone verticale e l'estremità dell' ala mobile, che consentivano un miglior controllo dei movimenti di rollio. A incoraggiarli nelle loro attività sperimentali fu il francese Octave Chanute (1832-1910), un pioniere dell'aliante, che consigliò ai due fratelli la struttura del biplano a travature e fece conoscere le loro prodezze nel vecchio continente.
Dopo anni di fortunati esperimenti con gli alianti, nel 1902 i fratelli decisero che era tempo di studiare la possibilità di costruire un apparecchio a motore. Non disponendo di un motore sufficientemente leggero, decisero di costruirne uno. Il 17 dicembre del 1903, sulla spiaggia di Kitty Hawk, nella Carolina del Nord, alla guida del Flyer Orville si librò in aria per dodici lunghissimi secondi, a una velocità superiore ai 30 km/h. Nello stesso giorno, altri tre voli di cui uno lungo 59 secondi confermarono il successo dell'esperimento. Poco tempo dopo, però, il biplano a motore dei Wright venne danneggiato da un colpo di vento, e i fratelli furono costretti a interrompere gli esperimenti per qualche tempo.
L'anno successivo, con un apparecchio simile a quello precedente ma cui avevano apportato delle migliorie, i fratelli ripresero i loro voli. Questa volta la base di partenza era a Simm Station, un terreno pianeggiante nei pressi di Dayton. L' aeroplano decollava da un tratto di rotaia orizzontale appoggiata al suolo, ed era lanciato da un dispositivo a catapulta fatto di funi e pulegge che utilizzava l'energia di un peso lasciato cadere. I risultati furono migliori di quelli ottenuti a Kitty Hawk: uno dei voli dur├▓ addirittura cinque minuti.
Nel 1905 arrivò la prova finale del successo. Con il terzo Flyer, i fratelli Wright riuscirono a coprire una distanza di 38,7 km in 38 minuti e 3 secondi. Certi dell'interesse, offrirono al governo americano il brevetto e la documentazione delle loro esperienze. Ma dovettero aspettare fino al 1908 per vedere riconosciuta l'importanza della loro invenzione. Fu solo in quell'anno, infatti, che con una serie di voli dimostrativi, negli Stati Uniti e in Francia (sul campo di corse di Hunaudières, presso Le Mans), i Wright riuscirono ad ottenere la meritata attenzione anche da parte della stampa, che fino ad allora aveva ignorato i loro successi. A quell'epoca, il loro apparecchio era già in grado di coprire distanze di centinaia di chilometri. Così, nel 1908 il governo americano firmò un contratto per uno dei loro aerei, proprio mentre al di là dell'oceano, in Francia, veniva fondata una società per la costruzione dei velivoli progettati dai Wright.
Nel 1912, il maggiore dei due fratelli Wilbur morì improvvisamente a Dayton. Orville decise allora di vendere i suoi interessi nella società, la Wright Aeroplane Company, che aveva fondato nel 1909 insieme al fratello, e si dedicò esclusivamente allo studio di nuove soluzioni tecniche. Morì a Dayton nel 1948: in tempo per capire quanto la sua invenzione fosse stata determinante nella seconda guerra mondiale.